Miradas Compartidas 22 L’Avana
Novembre 11, 2022
2 - 31 gennaio
Etherea gallery
Tra i tantissimi progetti presentati, la nostra giuria ha selezionato quelli di 5 fotografi che si sono distinti per aver dimostrato di avere una particolare visione creativa, enorme talento e innegabile potenziale. Congratulazioni a tutti!
I progetti finalisti sono molto particolari e si fanno notare per la tipologia di idea da cui si sviluppano. Paola Francesca Barone nel suo "Motricità del femminino" si cimenta con la rappresentazione dei movimenti del corpo, partendo dalle riflessioni sulle quali i grandi nomi della pittura e della letteratura si sono soffermati per analizzare l'argomento. Ne deriva una narrazione che raccoglie parti disparate di un corpus per costruire un modello in progress. Giovanna Berni presenta il progetto "Tomato" attraverso il quale critica, in modo acido, quell'aspetto del mondo, dove le strade per persone semplici, sono prive di colore, di gioia. Si avvale del pomodoro come simbolo che viene fotografato inizialmente su un marciapiede dalle atmosfere grigie e malinconiche e successivamente sulla plastica il nuovo luogo del mondo attuale. "Un campo di girasoli" è il progetto che Enrico Chiappini ci propone, una metafora che riflette sull'attuale vita dell'uomo. Un campo di girasoli ricorda i grandi agglomerati urbani che comportano la massificazione e il livellamento fra le persone ridotte a vivere a stretto contatto l'una con l'altra. A volte però emergono individui, come le api, con spiccate qualità personali che però necessitano di un'attenta osservazione per poter essere individuate e apprezzate. Un'altra metafora è quella di Florian D'Angelo che scava letteralmente a fondo per realizzare il suo "Radice" un progetto fotografico attraverso il quale indaga le analogie e i significati metaforici che un complesso sistema di ramificazioni, come appunto le radici, ha con la vita dell'uomo. Le radici costituiscono la storia di ciascuno di noi; in senso più ampio citiamo le radici culturali di un popolo o di uno Stato. La radice di una parola ne indica il significato fondamentale. Una pianta senza radici muore. Ma non tutte le radici daranno alberi dai buoni frutti. Il giapponese Ichiro Kojima ci emoziona con il suo "The Square Hometown" con il quale racconta le storie di persone che vivono in un quartiere dove non sono nate, ma dove possono essere ciò che sono. Attraverso le immagini l'autore da voce ad individui che hanno abbandonato ogni speranza, ma non hanno abbandonato il bene più prezioso: la dignità.
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1° classificato:
Ichiro Kojima
JAP
Con il nostro impegno vogliamo scoprire quanto di meglio si cela tra la fotografia contemporanea e condividerlo con un pubblico che speriamo essere sempre più numeroso. Mediante questo foto contest possiamo concentrare l'attenzione soprattutto sugli emergenti, cioè gli autori di domani che molto probabilmente cambieranno il futuro della fotografia.
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